ARTE ECO/NOETICA

...C'è un luogo in Italia dove le fontane parlano di astrofisica e raccontano la storia della terra, le piramidi si scoperchiano verso il cielo facendo levitare i blocchi di calcare svelando luminosi segreti, è tangibile la trasmutazione di genere tra "plantae et animalia regnum", uomo e donna si abbracciano in un unicum con la terra, le galassie sono in formazione e altro ancora.

In questo luogo coesistono molteplici ambiti in sinergia con il contesto artistico ed etico. ll nostro Centro Studi ARTE&CO.SCIENZA ha fin dalla sua fondazione nel 2006 proposto la realizzazione di opere prima Technoetiche e ora Eco/NoEtiche, oggi ancora più attuali e necessarie!

Parlare di opere "Eco/noEtiche" in un contesto artistico significa poter racchiudere in una sola parola quattro diversi concetti collegati tra loro da un filo forse invisibile a un primo sguardo fuggevole e distratto, ma in realtà forte e saldo. ARTE, AMBIENTE, NOETICA, ETICA, si compenetrano in un percorso di conoscenza e contemplazione che parte dall'occhio e arriva alle radici dell'uomo.

La noèsis è la chiave di volta, è la conoscenza intuitiva delle implicazioni artistiche ed etiche che si ottiene in relazione con l'arte, è un connubio sinergico estetico-scientifico, reso possibile dal pensiero immediato materializzato grazie alle immagini mentali evocate dalle opere d'arte, in una dimensione etica che racchiude sia l'arte sia la conoscenza stessa e, dunque, l'uomo, con tutti i suoi limiti e la sua forza. In altri termini, è l'unione armoniosa di dimensioni molteplici e distinte che si coniugano a scopo cognitivo.

Alcune opere del nostro presidente sono realizzate pensando alla bellezza neoplatonica come in "VENERE salvifica".

Ne presentiamo una anteprima del modello in gesso in attesa della fusione che sarà rinettata a marzo assieme agli stagisti e sarà collocata in uno spazio atto a promuovere anche il rispetto del nostro pianeta.   Segue il concept realizzativo .del nostro presidente.

 

IL BELLO È LO SPLENDORE DEL VERO… E SALVERA' IL MONDO.

Come interpretare oggi questo aforisma attribuito per la prima parte a Platone e declinarlo alle tematiche più importanti di questo terzo millennio, come suggerisce il proseguo con la frase di Dostoevskij, stante l'urgenza di un cambio di paradigma nel rapporto uomo-ambiente-pianeta e la nascita di una nuova Umanità?

Fra le tante possibilità ho scelto di prendere un suggerimento, e ribadisco è solo uno spunto, dalla Venere di Botticelli anche perché in questo capolavoro prendono forma gli ideali di bellezza del neoplatonismo di Marsilio Ficino, che propose la ripresa del pensiero platonico e ne mostrò l'affinità con il cristianesimo. L'influenza delle teorie neoplatoniche sulle arti figurative fu profonda. I temi della bellezza e dell'amore divennero centrali in quanto l'uomo, spinto dall'amore, poteva elevarsi dal regno della materia fino a quello dello spirito. Per questo motivo alla mitologia venne assegnata la stessa dignità dei temi di soggetto sacro.

Botticelli, vicino ai filosofi neoplatonici, ne accolse pienamente le idee e riuscì a rendere visibile quella bellezza da loro teorizzata, proponendo il concetto di amore come energia vivificatrice, forza motrice della natura, come secoli prima proponevano i maestri francescani medievali. Lungi dal rappresentare una pagana esaltazione della bellezza femminile, la nudità di Venere allude piuttosto al concetto di Humanitas, intesa come bellezza spirituale, ma anche purezza, nobiltà d'animo.

È evidente come l'attuale emergenza ambientale e sociale non si risolve solo parlando di "Cambiamento climatico, tonnellate di CO2 prodotte, rispetto del pianeta e del prossimo, pene severe per i trasgressori…". Occorre una "nuova umanità" che vada alla radice della crisi ecologica e di valori vi è, infatti, la profonda crisi morale e culturale che investe le nostre società, segnate da un antropocentrismo individualista esasperato che ha portato, tra l'altro, ad alterare il rapporto tra gli esseri umani, e fra l'essere umano e la natura, con le conseguenze che ormai tutti constatiamo…

Ma torniamo alla dea Venere. Secondo Omero, sarebbe figlia di Giove e della ninfa degli oceani Dione; nacque da una conchiglia uscita dal mare e così la dipinge il Botticelli, ma dalle sue mirabili pennellate "emerge" una personificazione del bello anche spirituale, dove la natura è espressa attraverso i suoi elementi (acqua, aria, terra subitamente riscontrabili, ma anche il fuoco raffigurato dal manto rosso dell'Ora della Primavera). E in ultimo ma non ultimo il quinto elemento, l'amore, rappresentato dalla stessa Venere.

E dunque la fanciulla, come i nostri giovani, raffigura la nuova umanità che dandoci fiducia si prenderà cura del proprio pianeta e dei suoi abitanti! La nostra Venere, che simboleggia nelle forme un'adolescente del terzo millennio, rappresenta quindi la bellezza del mondo e la bellezza che salverà il mondo (come secoli dopo ha scritto il grande Dostoevskij ispirato dalla bellissima Madonna Sixtina di Raffaello).

Nella nostra scultura con la mano destra al contempo tiene e porge una piccola Terra con la sua umanità* in color oro a testimoniare la preziosità del nostro pianeta che ha visto nascere la vita, grazie ai cinque elementi prima menzionati, dai quali questa dipende in modo indissolubile… Una sottile veste copre e al tempo stesso lascia intravedere le sue forme così come nel dipinto la Venere pudica cela le nudità con le mani e i lunghi capelli biondi. 

La veste è perfettamente aderente al corpo perché è bagnata in quanto anche la nostra Venere è venuta dall'acqua e sarà situata in una fontana/vasca così come nella "Nascita di Venere" la dea viene dal mare ed è nel mare…

Botticelli ci presenta un'opera dalla linea elegante e dal disegno caratterizzato da un'armonia sinuosa, a partire dalle onde, appena increspate, alle vesti dell'Ora della Primavera, dal fluire dei capelli della dea. Capelli che anche nella nostra opera sono fluenti, mossi e sinuosi come altre linee (particolare attenzione si è posta al sinuoso panneggio della veste), e l'aspetto esteriore (come nelle statue antiche di Venere), è rappresentato privo di quei dettagli che l'avrebbero appesantita, lasciando invece spazio ad una sublimazione delle linee e della purezza spirituale. La bellezza della nostra "Venere contemporanea" non vuole essere perfezione ma premura, equilibrio, armonia, amore per il nostro Pianeta e per l'Umanità che lo abita!

Alcuni particolari sono stati realizzati durante lo stage con gli studenti del Liceo Artistico con il quale il progetto andrà a breve a compimento.

*La terra è stata appositamente realizzata dal maestro Andrea Roggi, nostro associato, e fa parte della collezione "Terra Mater" e rappresenta la potenza generatrice del suolo, da dove ha origine la vita delle piante e degli animali e la stessa esistenza degli uomini. Come dice il Maestro nelle sue opere rappresenta un forte simbolo di speranza e di fiducia, un monito per ricordare che l'arte e la creatività possono – e devono – guidare verso una rinascita morale ed intellettuale.

Concept & Project Massimo Gallorini 2023-2024         

Seguono alcune opere realizzate dagli artisti nostri associati, tutti di fama internazionale, queste si trovano in mostra nel nostro parco, negli spazi interni e in altre sedi.

A breve aggiungeremo altre opere.

Apeiron

Andrea Roggi 2022

Bronzo a cera persa e fusione dinamica, base in travertino 350 x 800

Villa Pisani, Stra


Le nostre radici, il Futuro

Andrea Roggi 2020

Bronzo a cera persa, base in travertino 120 x 240

Centro Studi, Arezzo


L'albero della Conoscenza

Andrea Roggi 2020

Bronzo, fusione a cera persa, patina a fuoco, base in travertino 50 x 250

Cortona

Galleria

Andrea Roggi

Varied

Pietrasanta (LU)

Tempo

Andrea Roggi 2022

Bronzo fusione dinamica, base in travertino diametro 60 x 160

Centro Studi, Arezzo


3:14 Il Tempo dello Spazio

Massimo Gallorini 2021

Travertino 100 x 150,

sfera in bronzo dorato fusione dinamica, diametro 15 (Andrea Roggi)

Centro Studi, Arezzo

Radici

Massimo Gallorini 2008

Bronzo 40 x 60

Centro Studi, Arezzo


Tentazione

Massimo Gallorini 2003

Istallazione sensoriale - Legno di melo, Marmo di Carrara (Cava Michelangelo), Argento, Aromi microincapsulati

Centro Studi, Arezzo


Abbraccio Universale

Massimo Gallorini 2005

Girocollo in Oro

Centro Studi, Arezzo


Sea Power

Massimo Gallorini 2008

Resina a spatola (effetto 3D), Acrilico su tavola 70 x 160

Centro Studi, Arezzo

Fontana Technoetica

Massimo Gallorini 2006

Bozzetto 3D Fontana Interattiva con fitodepurazione

Centro Studi, Arezzo


Quinto Elemento

Massimo Gallorini 2020

Cascata Ecosostenibile - Interattiva con Optoelettronica

Pietra, Marmo, Sfere in bronzo fusione dinamica (Andrea Roggi)

Centro Studi, Arezzo

Il campo dei Miracoli

Vittorio Angini

Olio su tavola 100 x 100

Centro Studi, Arezzo


Raccolta Indifferenziata

Vittorio Angini

Olio su Tavola 98 x 96

Centro Studi, Arezzo

Star Dust

Vittorio Angini

Olio su Tavola 35 x 35

Centro Studi, Arezzo


Tempi Moderni

Vittorio Angini

Spatola 70 x 90


Galleria

Vittorio Angini

Varied


La Scala per le Nuvole

Giacomo Del Giudice  2020

bronzo da "recupero"

Greve in Chianti - (FI)


Verso il Cielo

Giacomo Del Giudice 2005

bronzo e acciaio

Greve in Chianti - (FI)

Seconda Stella a destra...

Sarah Del Giudice 2022

Figura - Bronzo, fusione a cera persa
Sfera - Alluminio fusione
Base - ferro
Misure:  150 x 120 x 200

Civitella Val di Chiana – (AR)


Galleria del Giudice

Varied

Greve in Chianti - (FI)


Il Principe e la Principessa

Sarah Del Giudice 2022

Bronzo, fusione a cera persa

Poppi - (AR)