4 ottobre omaggio a S. Francesco
PRESENTAZIONE DELL'INSTALLAZIONE DEDICATA
AL SIMBOLO DELLA SPIRITUALITÀ FRANCESCANA E ALL' ACQUA
in collaborazione con la
piattaforma "Laudato sì" promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Integrale Umano
PROLOGO
Nella notte fra il 3 e il 4 ottobre del 1226, alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, San Francesco ritorna al Padre.
Con la bolla Inter sanctos del 29 novembre, Papa Giovanni Paolo II proclamava san Francesco d'Assisi patrono dell'ecologia, o meglio dei "cultori dell'ecologia".
Il tema della difesa del creato ha all'interno della Chiesa radici lontane. In Genesi troviamo l'uomo, in stretta relazione col suo Creatore, posto nello splendido giardino che Dio aveva creato "perché lo coltivasse e lo custodisse" (Gn 2,15). Questi due verbi, presi dall'ambiente agreste, non solo prevedono per l'uomo un prendersi cura per il mantenimento della creazione (custodire), ma anche che si prodighi affinché progredisca, cresca, arrivi a una maturazione, a un compimento e porti frutti (coltivare).
Nel 2022 a caratterizzare la ricorrenza del 4 ottobre ad Assisi ci sarà la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che accenderà la "Lampada Votiva dei Comuni d'Italia" a nome di tutto il popolo italiano: non dimentichiamo che S. Francesco è anche patrono d'Italia!
Qui al Centro Studi, nell'ambito del "Tempo del Creato", che inizia il 1 ° settembre, Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, e che si conclude il 4 ottobre, giorno in cui si festeggia San Francesco d'Assisi, abbiamo realizzato in collaborazione con la piattaforma "Laudato sì" promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Integrale Umano, un evento in ricordo del Santo e della sua amorevole attenzione per l'acqua.
Anche il Santo Padre Francesco, nell'occasione della giornata mondiale dell'acqua afferma: "sorella acqua"; non è una merce, va assicurata a tutti. Tanti fratelli e sorelle ne hanno poca e magari inquinata".
il Segretario di Stato vaticano, in occasione dell'evento organizzato dall'ONU, afferma: "Dare valore all'acqua, significa cambiare il nostro linguaggio. Invece di parlare del suo 'consumo', dobbiamo fare riferimento al suo 'uso' ragionevole, in base alle nostre reali esigenze e nel rispetto di quelle degli altri. Perché 'se qualcuno possiede acqua in avanzo, e tuttavia la conserva pensando all'umanità, è perché ha raggiunto un livello morale che gli permette di andare oltre sé stesso e il proprio gruppo di appartenenza' (Enc. Fratelli Tutti, n. 117). Se viviamo con sobrietà e mettiamo la solidarietà al centro dei nostri criteri, useremo l'acqua razionalmente, senza sprecarla inutilmente, e possiamo condividerla con chi ne ha più bisogno".
Tornando a S. Francesco, precursore di queste tematiche, troviamo nel Cantico delle Creature l'utilizzo di tre aggettivi per l'acqua: umile, preziosa e casta. Il primo aggettivo proviene dalla parola latina humus, che significa terreno: l'acqua proviene dalla terra e ad essa ritorna ciclicamente. Secondo il Santo di Assisi, l'acqua è poi preziosa, vitale, centrale per la vita di ogni essere vivente. Motivo quindi di lode al Creatore: una risorsa da custodire come un tesoro. Ed infine l'acqua è, o dovrebbe essere, casta, incontaminata, pura. Tre aggettivi che hanno sulle spalle più di ottocento anni (il Cantico è stato presumibilmente scritto nel 1226), ma che risultano ancora attualissimi.
Dal Codice 338, f.f. 33r - 34r, sec. XIII - Biblioteca del Sacro Convento di San Francesco, Assisi - Photographic reproduction: Stefan Diller
Gli eventi di quest'anno confermano l'importanza dell'acqua e della sua "custodia" amorevole. Siccità estrema prima e inondazioni poi ci fanno capire come i cambiamenti climatici abbiano sconvolto il naturale ciclo dell'acqua!
L'INSTALLAZIONE
Il centro Studi da sempre attento a queste tematiche, come leggerete nelle pagine del sito dedicate, ha realizzato un biolago per il recupero e la conservazione delle acque meteoriche per l'irrigazione del bioparco... Nella zona di accesso al laghetto si è deciso di sostituire il pratino (troppo bisognoso di continue irrigazioni), con un "Dry Garden" e uno "Stone Garden"* in grado di mostrare come non sia necessario il tradizionale prato per rendere piacevole il giardino.
Infatti l'acqua dolce presente sul nostro pianeta corrisponde soltanto al 2,5% di tutta l'acqua disponibile immagazzinata nei mari. Con la crisi climatica, risparmiare acqua diventa doveroso per assicurare un futuro migliore ai nostri figli e attuare un gesto concreto per aiutare l'ambiente.
All'interno dello Stone Garden, da un antico ziro del 1798, (anno in cui la Basilica di S. Francesco d'Assisi fu invasa e depredata dai francesi, un po' come abbiamo fatto noi con il nostro pianeta), fuoriesce sotto forma di pietre colorate, l'acqua, umile, preziosa, casta che genera il simbolo del "TAU".
Il TAU è infatti il segno con cui San Francesco d'Assisi amava firmare le lettere e le benedizioni. Il TAU simbolo stilizzato della Croce è anche l'ultima lettera dell'alfabeto ebraico, è indicato nella Bibbia come simbolo di salvezza, così come l'acqua.
Oggi il TAU è simbolo della spiritualità francescana che si esprime nell'amore per la pace, la letizia, l'armonia del Creato.
L'installazione è un piccolo segno che contestualizza l'attualità del pensiero di S. Francesco nel nostro parco, dove abbiamo cercato di rispettare l'ambiente, e in primis l'acqua. Visitandolo avrete modo di constatare come l'opera è declinata nelle varie progettualità e realizzazioni, e qui simbolicamente alimenta il biolago in simbiosi con la vera cascata posta di fronte...
L'evento è realizzato assieme allo scultore Andrea Roggi e al pittore Vittorio Angini, gli artisti esporranno alcune loro opere che in modalità noetica presenteranno vari aspetti di Ecologia Integrale...
Andrea Roggi, Everything I do, bronzo a cera persa e microfusione, h65 Vittorio Angini, Il campo dei Miracoli, olio su tela 100x100
L'EVENTO
ORARI:
Martedì 4 ottobre, dalle ore 8,30 alle 13,30, ci saranno le visite guidate per le scuole.
Dalle ore 15,30 l'ingresso è per la cittadinanza.
LUOGO E MODALITA':
Presso la sede del Centro Studi, per evitare assembramenti è necessaria la prenotazione per email, vi aspettiamo numerosi, eventualmente saranno formati più gruppi con orari di accesso differiti.
All'evento ha collaborato lo stagista dell'Università dell'Oklahoma - sede di Arezzo - Guillermo Arturo Fuentes Rosales * Lo "stone garden" è realizzato in collaborazione con le Cave Innocentini Santi&Figli e Catoni Pietre
EVENTI COLLATERALI
- Su richiesta la visita può essere estesa all'intera struttura compreso lo spazio espositivo relativo a "Scienze Naturali - Storia Evolutiva del Pianeta", dove in collaborazione con il Progetto Giona vedrete i sani stili di vita declinati nel rispetto dell'ambiente e delle sue biodiversità.
La vita di S. Francesco è indissolubilmente legata al cavallo! Possiamo solo immaginare questo rapporto che doveva basarsi sulla fiducia, attenzione e cura per l'animale.
Infatti Francesco fin da giovane voleva distinguersi fra i cavalieri di Assisi anche quando parteciparono alla guerra contro Perugia del 1202. Ma dopo la clamorosa sconfitta Francesco abbandona i sogni del "grande cavaliere" ma non l'amore per il cavallo!
Sono infatti molti gli episodi che lo descrivono accanto al cavallo.
Le parole che troviamo nella famosa "Leggenda dei tre compagni" descrivono il santo che scende da cavallo per abbracciare il lebbroso.
Anche nel famoso episodio del Crocifisso di San Damiano, compare nuovamente il cavallo. Dopo aver udito la voce di Dio, Francesco prende il destriero e va verso Assisi...
Durante la visita vi sarà mostrato il cavallo che ha accompagnato un pellegrinaggio dalla Verna ad Assisi secondo il precedente itinerario. Con tanto di attestato di partecipazione e foto ricordo!
E
ad Ippocentro si apprende anche a cavalcare, ma prima di tutto quale
deve essere il rapporto fra l'uomo e le creature che lo circondano. E il breve raccontano di questo pellegrinaggio ve lo mostreranno chiaramente.
- Concludiamo la presentazione degli argomenti oggetto dell'incontro ricordandovi che prossimamente organizzeremo una passeggiata alla "Traccia" di San Francesco, sopra il paese di Vitiano, a pochi chilometri da Arezzo. Qui si trova una fonte perenne, che secondo la tradizione orale del luogo fu fatta scaturire dal Santo di Assisi, mentre passava di lì ed ebbe sete. A seguito della sua preghiera al Signore, il suo asinello diede una testata nella roccia ed una zampata in terra, facendo così zampillare l'acqua da quella che è diventata una sorgente perenne. Una storia analoga è narrata da Tommaso da Celano nella sua "Vita di San Francesco", e il miracolo è stato dipinto da Giotto nella Basilica di Assisi.
foto tratta dal sito "Rigutino.it"