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8° Giornata Nazionale dei Piccoli Musei 

Domenica 21 settembre 2025 - doppia iniziativa 

1) Docenti al Museo - idee e percorsi per la scuola: proseguono le attività delle due giornate dedicate ai docenti: laboratori, percorsi e spunti creativi per portare in classe meraviglia, curiosità e conoscenza.  PROGRAMMA DETTAGLIATO

Orario: 11.00 – 13.00

2) Il Gioco – Giardino Botanico e Biolago tra natura, scienza e divertimento Orario: 15.30 – 17.30

PROGRAMMA IN CALCE

Ingresso gratuito

Un giardino botanico per tutti

Il nostro bioparco e biolago nascono come luogo di incontro tra scienza, ecologia e bellezza. Nel corso degli anni abbiamo trasformato il parco in un piccolo "giardino botanico", con tantissime specie vegetali classificate e accompagnate da cartellini informativi. Ogni pianta racconta una storia: il suo ambiente di origine, le tradizioni, l'uso alimentare o medicinale, il ruolo ecologico.

L'obiettivo è duplice: conservare la biodiversità e offrire ai visitatori un'esperienza educativa accessibile, in linea con i principi della Carta di Padova, che sottolinea il valore dei musei come luoghi di comunità, conoscenza e sostenibilità.

Una giornata dedicata al gioco

La 8° Giornata Nazionale dei Piccoli Musei ha come filo conduttore il gioco. Per noi, il gioco diventa un modo per scoprire la natura in maniera nuova, coinvolgente e divertente, adatto a bambini, ragazzi e famiglie.

Domenica 21 settembre vi invitiamo quindi a vivere il nostro parco come una grande "caccia al tesoro botanica", dove la curiosità guida alla conoscenza.

Indovina la pianta - Ai bordi del biolago, la Venere di bronzo sembra custodire un piccolo regno d'acqua e di piante. Tra le sue sentinelle verdi si nasconde il primo segreto: da qui parte la caccia al tesoro, come in una favola che unisce natura, mito e avventura.

Al termine della caccia al tesoro e della visita al Giardino Botanico, i partecipanti potranno proseguire l'esperienza nella Sala del Museo della Vita, dedicata alle scienze naturali. Qui li attende un affascinante erbario, arricchito anche da testi antichi, e la possibilità di osservare al microscopio l'Equiseto e altre curiosità botaniche. Un modo per continuare a imparare divertendosi, unendo rigore scientifico e spirito di gioco con:

Indovina il seme - Un laboratorio pensato per stimolare la curiosità e l'osservazione attenta: ragazzi e adulti si troveranno di fronte a una serie di semi numerati. Attraverso il gioco del riconoscimento dovranno essere date risposte sull'origine e la commestibilità...

Come funziona il gioco Indovina la pianta

  1. Si parte con una sfida: i partecipanti ricevono un elenco di piante da trovare.
  2. Si gioca con il cellulare: per ogni pianta ci sono dei cartellini con QR code che, una volta inquadrati, svelano informazioni, curiosità e immagini.
  3. Si esplora il giardino botanico: la ricerca diventa una passeggiata tra alberi, arbusti e fiori, un modo per muoversi e osservare la natura con occhi diversi.
  4. Si vince imparando: chi trova per primo le piante indicate riceverà un premio.

Il premio: la natura in 3D

I primi tre classificati riceveranno due paia di occhialini tridimensionali per vivere un'esperienza immersiva anche a casa. Collegandosi al link, (https://www.centrostudi-arteecoscienza.it/scienze-naturali/#erbario) potranno esplorare le nostre collezioni di piante in modelli fotografici 3D, insieme a tante altre immagini tridimensionali.

Un modo per proseguire il gioco e imparare anche dopo la visita, trasformando la tecnologia in un ponte verso la conoscenza della natura.

Perché partecipare

  • È un'attività gratuita, pensata per tutta la famiglia.
  • Permette di scoprire il bioparco e il biolago da una prospettiva nuova.
  • Unisce divertimento, movimento e apprendimento.
  • Offre ai ragazzi un'occasione per usare il cellulare non come distrazione, ma come strumento educativo.
  • Avvicina tutti a un tema fondamentale: la tutela della biodiversità.

Il nostro parco si trasforma in un museo a cielo aperto, dove le piante non sono solo da ammirare, ma da cercare, conoscere, raccontare.
Perché ogni pianta è un tassello della nostra storia naturale, e imparare a riconoscerla significa costruire un futuro più consapevole.